Tab Article
In tempi di pandemia, Antonio Lo Torto in "Santi, reliquie, miracoli e apparizioni. La devozione cattolica nell'obiettivo di un fotografo" si accinge a mettere in pratica il frutto di un lavoro costante e minuzioso. L'idea di scrivere un saggio sulle varie tipologie di venerazione e di culto nasce da un'attenta analisi dei tempi pregressi e presenti, nonché dalla sua indole critica e analitica. L'iperdulia, la dulia, e la latria sono manifestazioni che da sempre hanno accompagnato l'uomo nella profonda ricerca di se stesso e, nell'intento di dare un significato ai misteri dell'universo, si è spesso perso in congetture e atteggiamenti piuttosto discutibili: dogmi, proselitismo, idolatrie e devozioni inerenti al loro culto. Lo Torto, diretto ed efficace nelle sue esposizioni, riesce a trasmettere il suo pensiero grazie ad una grande competenza e capacità discorsiva. Attraverso il mirino della sua macchina fotografica, seziona e analizza ogni particolare del soggetto che vuole immortalare e ci restituisce un'immagine pura e limpida senza veli e artifici; lo stesso vale per la sua letteratura: semplice e chiara, senza mezzi termini. Le tematiche dibattute nel testo mostrano i punti di forza e le debolezze della Chiesa cattolica che, alla ribalta della storia da oltre due millenni, ha spesso dovuto fronteggiare le sue stesse contraddizioni e reticenze, inevitabili conseguenze di un prodotto antropico come la religione che professa.